L’Accademia di Belle Arti di Ravenna, col sostegno dell’Autorità Portuale e in collaborazione con Labelab, promuove un ciclo di conversazioni dedicate al tema del paesaggio e del giardino, rivolte agli studenti dell’Accademia, ma aperte alla città.

OPEN GARDEN

frammenti di paesaggio dall’Accademia alla città

…per una vegetazione d’idee in movimento 

Quale paesaggio c’è sotto i nostri occhi? Qual è il “verde” intorno a noi? Che giardino oggi è possibile creare? Le tre conferenze di questo ciclo danno il via a un progetto artistico dedicato allo spazio-giardino dell’Accademia, per ripensare gli spazi verdi della città, re-immaginarli, connetterli. Suggeriscono nuovi punti di vista, dall’idea di Terzo paesaggio di Gilles Clément alla storia del giardino occidentale, e presentano infine alcuni progetti di riqualificazione urbana, già realizzati, attraverso l’intervento artistico ambientale.

Bert Theis, Aggloville, 2007

 

  • Lunedì 11 febbraio 2013, alle ore 17.00, all’Accademia di Belle Arti (via delle Industrie 76), Fabio Fiori terrà la prima di queste conversazioni. È intitolata
    Spaesaggio italiano. Elogio dell’erba cattiva che, per fortuna, non muore mai. Un dialogo sullo spaesaggio italiano a partire dal giardino, incolto, di casa, fino alla periferia della nostra città. Uno sguardo attento sui luoghi del quotidiano, dai parcheggi degli ipermercati ai margini stradali, dai capannoni artigianali alle campagne industriali. Confrontando un campo fotovoltaico con uno di girasoli, un generatore eolico con un cipresso, a partire dalla lezione di alcuni maestri contemporanei della parola: Gianni Celati, Eugenio Turri e Gilles Clément.

Fabio Fiori, ricercatore e insegnante, si occupa di paesaggio, ecologia e cultura del mare, collaborando anche con quotidiani e riviste. Condivide e divulga il pensiero di Gilles Clément, legato al Terzo Paesaggio. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Scienza del Mare presso l’Università di Genova nel 1997.
Ha recentemente pubblicato Anemos. I venti del Mediterraneo (Ugo Mursia ed., 2012), è autore di Abbecedario Adriatico. Natura e cultura delle due sponde (Diabasis, 2008) e Un mare. Orizzonte adriatico >(Diabasis, 2005); mentre è coautore di Il mare nelle mani (Pazzini, 2007). Nel 2001 ha lavorato al progetto editoriale Adriatico Mare d’Europa. L’economia e la storia (Silvana). A ricerca, studio e scrittura, associa la passione per la vela, la pesca e il nuoto, oltre all’antico richiamo per il cammino. Il suo blog è maregratis.blogspot.com/

  • Mario Bencivenni, mercoledì 20 febbraio (alle 17 all’Accademia di Belle Arti) parlerà di
    L’arte dei giardini: significati storici ed estetici del giardino dal Rinascimento ad oggi.
    Il giardino come opera dell’uomo nel tempo, dunque come arte e come manufatto dell’uomo. Un’arte realizzata con elementi naturali che sono vivi e che riportano l’uomo a usare la natura, ma soprattutto a riflettere sul rapporto che li lega. L’intento dell’incontro è quello di tratteggiare per linee generali e con alcuni esempi più significativi questa vicenda secolare del giardino come opera d’arte, attraverso due testimoni importanti che aprono e chiudono la storiografia sui giardini del Novecento: Marie Luise Gothein (1863-1931) ed Eugenio Battisti (1924-1989).Mario Bencivenni, storico, è accademico d’onore dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. È stato docente al Politecnico di Milano, Architettura civile Milano-Bovisa, e alla Facoltà di Architettura di Ferrara. Con  Massimo de Vico Fallani è coautore de  I giardini pubblici a Firenze dall’Ottocento ad oggi, Firenze, Edifir, 1997 e ha curato l’edizione italiana della Storia dell’arte dei giardini, di M. L. Gothein, Firenze, Olschki, 2006.

 

  • L’ultima conversazione è di Marco Pellizzola, martedì 26 febbraio, ore 17.00, alla Sala Conferenze dell’Autorità Portuale, in Via Antico Squero 31.
    Sarà dedicata a Riqualificazione urbana e mosaico.
    Dal Giardino del Gigante a Cento a L’ombra del lupo a La Louvière. Negli ultimi anni l’artista emiliano, docente di Decorazione all’Accademia di Brera a Milano, ha realizzato –unendo il progetto alla sperimentazione didattica– grandi interventi ambientali in contesti urbani, come il Giardino del Gigante a Cento di Ferrara (con sculture musive “vivibili” nel parco), la Porta Celeste al Parco Nord di Milano, L’ombra del Lupo realizzata nel Parc Gilson a La Louvière (Belgio). I progetti, con la riqualificazione urbana che in tutti e tre i casi è conseguita, verranno presentati attraverso le immagini.

 

L’Open day di fine anno accademico, a giugno, concluderà il progetto, che coinvolge gli studenti del triennio di Arti Visive-Mosaico e del Biennio Specialistico di Mosaico, IN GIARDINO, installazioni, eventi performativi e mostra in Galleria dell’Accademia con le idee e le ipotesi progettuali degli allievi. 

Info: accademia@comune.ra.it