1884
  • Huysmans pubblica À rebour (tradotto in Italiano con Controcorrente —avrei preferito “a ritroso”)

    «Il suo protagonista, o meglio l’unico personaggio del romanzo, è il dandy Des Esseintes, aristocratico per vocazione oltre che per diritto, ammiratore del macabro e marinaresco Gordon Pym di Poe come della preziosa pittura di Moreau». (Il Dandy)

    La Salomé di Moreau descritta da des Esseintes

     

     

     

1886

  • Jean Moréas pubblica su Le Figaro il Manifesto del Simbolismo, avvia la pubblicazione del settimanale Le symboliste.Le Symboliste (Paris) Le Symboliste (Paris). Fonte: Bibliothèque nationale de France

    Le Symbolisme

    Manifeste de Jean Moréas

    (Figaro, du 18 septembre 1886.)

    […] Ennemie de l’einseignement, de la déclamation, de la fausse sensibilité, de la description objective, la poésie symboliste cherche: à vetir l’Idée d’une forme sensible qui, néanmoins, ne serait pas son but à elle-même, mais qui, tout en servant à exprimer l’Idée, demeurerait sujette. L’Idée, à son tour, ne doit point se laisser voir privées des somptueuses simarres des analogies extérieures; car le caractère essentiel de l’art symbolique consiste à ne jamais aller jusqu’à la conception de l’Idée en soi. Ainsi, dans cet art, le tableaux de la nature, las actions des humains, tous le phénomènes concrete ne sauraient se manifester eux-mêmes: ce sont là des apparences sensibles destinées à représenter leur affinités ésotériques avec des Idées primordiales. […]

    Il Simbolismo

    Manifesto di Jean Moréas

    (Supplemento de Le Figaro del 18 settembre 1886).

    […]

    Nemica delle spiegazioni, della declamazione, della falsa sensibilità e della descrizione oggettiva, la poesia simbolista aspira a vestire l’Idea con una forma sensibile. Nondimeno, essa non ne costituirebbe l’esclusiva finalità ma anzi, nella sua funzione di espressione dell’Idea, vi rimarrebbe asservita.  L’Idea, a sua volta, non dovrà essere spogliata del manto sontuoso dell’analogia esteriore, poiché il carattere dell’arte simbolica è tale da non spingersi mai fino alla concezione dell’Idea in sé. Ecco dunque che gli scenari della natura, le azioni dell’uomo e i fenomeni concreti non trovano in tale arte una manifestazione propria; essi sono piuttosto apparenze sensibili, destinate a rappresentare le affinità esoteriche con le Idee primordiali.

    […]

     

     

     

     

     

1888
  • George Eastman registra il marchio Kodak, e riceve un brevetto per la sua macchina fotografica e per il rullino. La macchina fotografica, che si chiama Kodak, è “un apparecchio semplice di piccolo formato con un otturatore al ventesimo di secondo; pesa 680 grammi e costa 25 dollari, pellicola, sviluppo e stampa compresi. Nel 1889 Eastman sostituisce la carta con un rotolo trasparente di nitro-cellulosa”(J. A. Keim, Breve storia della fotografia, Torino 1976, p. 46)«Voi premete il pulsante, noi facciamo il resto»

     

  • Lo Stato commissiona a Rodin il bacio
  • Sérusier dipinge Il talismano (la riproduzione di RMN)
    Serusier, Il talismanoTenere presente che un quadro —prima di diventare un cavallo in battaglia, una donna nuda, o la raffigurazione di un qualsiasi aneddoto— è anzitutto una superficie piana coperta di colori assemblati in base a un determinato criterio.

    Maurice Denis

     

     

 

  • A la fin de son séjour, Sérusier s’enhardit à adresser la parole à Gauguin et obtient de lui une leçon en plein air au Bois d’Amour. Flatté de l’attention que lui porte ce jeune bourgeois cultivé, Gauguin lui donne quelques brefs conseils:— De quelle couleur voyez-vous ces arbres?— Ils sont jaunes.

    — Eh bien, mettez donc du jaune. Et cette ombre?

    — Plutôt bleue.

    — Ne craignez pas de la peindre aussi bleue que possible. Et ces feuilles rouges? Mettez du vermillon.

    (da Agnès Delannoy, Paul Sérusier)

     

 

1889

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