Un tempo preparare una bibliografia, cioè un elenco ragionato di testi da consultare su un determinato argomento, era piuttosto lungo, e potevano passare giorni, settimane. Talvolta mesi. Oggi può bastare qualche ora, e anche meno.Conviene cominciare da

Internet culturale

il sito dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU) del ministero per i beni culturali, preposto alla catalogazione unica dei testi reperibili nelle biblioteche italiane. Una volta entrati, cliccate su Ricerca bibliografica e inserite i termini che v’interessa trovare. Solo con la registrazione -gratuita- è possibile chiedere uno specifico ordinamento delle schede bibliografiche. Spuntate i libri che v’interessano, e a fondo pagina cliccate su Visualizza selezionati. Vedrete la scheda bibliografica completa. Cliccate in fondo alla scheda su Localizzazioni > Tutte. Vedrete così anche in quali biblioteche è reperibile il testo. Per chi è interessato a consultare fondi bibliografici musicali, Internet culturale propone la ricerca su queste biblioteche.
Tra i Viaggi nel testo che propone Internet culturale, vi segnalo quello dedicato alla prospettiva rinascimentale, Bibliotheca perspectivae.

Ma ci sono anche biblioteche o server che mettono a disposizione i libri veri e propri. Ultimamente s’è imposto, per la ricchezza di contenuti

Books Google

La finestra è la solita del motore di ricerca, ma lavora solo sui libri. Proviamo a cercare scenografia. Ecco i risultati, ed è già un ottimo avvio, per una ricerca bibliografica. In molti casi è possibile consultare solo parte del libro, in altri il libro non è disponibile per ragioni di copyright. Ma è sufficiente scegliere la visualizzazione completa (finestra nella barra azzurra sotto la testata), per potere vedere libri datati, ma non perciò inutili. Per esempio si possono scorrere le pagine della Storia del teatro di Giudici, e se lo si desidera si scarica il libro in formato PDF: nella colonna di destra basta cliccare su Scarica -dà informazioni anche sul peso del testo, 13,4mb, davvero poco per un volume intero. E lo si consulta con rapidità . Google ha creato di fatto la prima biblioteca in rete di testi italiani, scandendo i libri delle università americane. àˆ paradossale, ma è così. Inutile dire che non ci sono solo testi italiani. Basterà cercare termini inglesi, francesi o tedeschi per rendersene conto…

Comunque, anche se in maniera episodica, v’è chi in Italia si preoccupa di offrire in rete testi antichi e spesso preziosi, la cui consultazione un tempo finiva per essere ristretta a pochi studiosi. Fra i pochi il CRIBECU, acrostico un po’ minaccioso del centro di ricerche informatiche per le discipline umanistiche diretto da Michele Ciliberto, che ha messo in rete il

Bivio

cioè la BIblioteca VIrtuale On-line. Si possono consultare i percorsi di lettura o si può partire dall’indice degli autori. Tra le varie opere ne segnalo una di difficile reperimento: L’idea del theatro di Giulio Camillo. È un testo d’arte della memoria, non aspettatevi riflessioni sulla drammaturgia. La paginazione web dei libri rispetta fedelmente quella dei testi originali.

Books Google ha ripreso un’idea eccellente della Biblioteca nazionale di Francia, che da anni sviluppa il suo spazio web,

Gallica

(pronuncia ‘gallicà ‘), in cui offre migliaia e migliaia di testi on line. Il progetto ha un duplice scopo: 1) alleggerire il lavoro materiale della biblioteca, e 2) soprattutto diffondere i contenuti della cultura francofona. Gallica non propone solo migliaia di testi, digitalizzati o in PDF, e non solo in Francese, ma anche cospicui patrimoni d’immagini, come il fondo Atget, fotografo che ha immortalato la Parigi dei primi anni del ‘900, amato dai Surrealisti, da Braque, Man Ray. Cliccate su Recherche, una volta sul sito Gallica, e provate a cercare qualche termine.
Adesso è ottimamente funzionante Gallica 2, anche in Inglese. Il motore di ricerca è stato notevolmente potenziato e soprattutto adesso è possibile, registrandosi, creare una biblioteca personale.

Aggiornamento del 9 gennaio 2009

Europeana

Sembra che Europeana (voce Wikipedia) stia finalmente uscendo dall’incubatrice, dopo la partenza fallita per eccesso di contatti, e che riesca a svolgere la sua funzione. Qual è? Deve diventare il portale della cultura europea. La nostra presenza è ridicola, direi vergognosa, mentre la parte del leone è della Francia (con Gallica in testa). Basta cercare Dante per rendersi conto della nostra incredibile assenza.
Europeana contiene due milioni di opere nelle varie lingue europee. Ho già provato a fare alcune ricerche col motore di ricerca, che certamente verrà migliorato. Da tenere d’occhio e cominciare a utilizzare. Ha poche risorse italiane? Certo, ne ha quasi nulla, anzi, rispetto a un mese fa s’è aggiunta almeno la nazionale centrale di Firenze. Così non siamo più gli unici a non essere rappresentati da almeno una grande biblioteca nazionale.
Il problema è che mentre Gallica, cioè la biblioteca nazionale francese, offre decine di migliaia di testi consultabili, e migliaia di immagini, la centrale di Firenze offre le sue schede bibliografiche. Come dire che mentre con Gallica si mangia in abbondanza e di tutto, con la centrale ci si limita a consultare il menù, restando in ascetico digiuno. Ma non c’è da stupirsi. Il nostro ritardo in questo campo è d’almeno un decennio, e nel mondo digitale un decennio equivale a un secolo dell’era meccanica. I segni del declino, i tanti segni del declino si colgono anche da questi dettagli. Esagero? Ripeto: provate a cercare Dante su europeana.eu…

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